La luce della Pace di Betlemme arriva in Oratorio

del 17 dicembre 2023

Segno di speranza e di pace: una fiamma che arde ininterrottamente da quindici secoli nel luogo della natività...

Nella grotta della natività di Betlemme vi è una lampada che arde incessantemente, alimentata dall'olio portato ogni anno da tutte le nazioni. Da trent'anni le varie associazioni scout del mondo nel periodo natalizio si attivano per portare questa Luce nei vari Paesi e da quella fiamma se ne accendono centinaia e centinaia, come segno di Pace tra i popoli. Purtroppo le guerre non si fermano, anzi, ne è iniziato un'altra proprio da dove la Luce è partita. In tutto il mondo ce ne sono più di 50: guerre contro altri stati, guerre interne, guerre religiose, guerre etniche...
Sabato 16 dicembre il treno che porta la luce della Pace di Betlemme è partito da Trieste e ha fatto tappa anche a San Donà. Ad accoglierlo c'era il gruppo MASCI (movimento adulti scout cattolici italiani) e i gruppi scout di San Donà.
Dopo l'accensione delle lanterne, si è tenuto un momento di preghiera in ricordo di tutte le vittime innocenti delle guerre, delle stragi, e dei genocidi che affliggono il mondo. La Luce è stata portata in oratorio e ora la fiamma arde in un'apposita lanterna posta sotto l'altare.
Con questo piccolo ma significativo gesto, il gruppo scout San Donà 1 vuole contribuire a creare uno spirito di fraternità internazionale. Un gesto che, come ci insegna B.-P., ci ricorda l'importanza dell'azione educativa tra i giovani per il raggiungimento della Pace nel mondo.

"Quando i giovani cittadini, uomini e donne, in tutti i paesi, saranno educati a considerare i loro vicini come fratelli e sorelle nell'umana famiglia, e saranno uniti dal comune obiettivo di servizio e di aperta disponibilità all'aiuto reciproco, essi non penseranno più, come hanno fatto finora, in termini di guerra contro rivali, ma in termini di pace e buona volontà degli uni verso gli altri. [...] È lo spirito in cui tutti gli uomini della terra, cristiani o non cristiani, dovrebbero vivere, come membri di una sola famiglia e figli di uno stesso Padre."

Baden-Powell, jamboree ottobre 1922

Lorenzo Nardean