del 20 aprile 2024
Francesca Fabbri Fellini ospite d’onore al Teatro Don Bosco per celebrare tre importanti anniversari: i 70 anni del capolavoro “La Strada”, i 30 anni dalla morte della sua straordinaria protagonista, Giulietta Masina, e i 90 anni del Cinema don Bosco.
Arte, storia e cultura si sono intrecciate ieri sera al Cinema Don Bosco per trasportarci in un viaggio carico di emozioni.
Un pubblico variegato ha accolto con entusiasmo l’evento “Seguendo Fellini”, promosso da“ San Donà Opportunity” (un’associazione di giovani per i giovani) nella cornice privilegiata dell’ambiente salesiano, da sempre aperto, sensibile e impegnato sul fronte dell’educazione.
In apertura di serata, la giovane presidente, Angelica Visentin, ha lanciato l’atteso Short Film che ripercorre i primi 90 anni del Cinema don Bosco. Un omaggio alla creatività salesiana e un’occasione privilegiata, non solo per guardare al passato con riconoscenza, ma per far sentire ciascuno parte di una storia comune; una storia segnata dal passo scalzo dei tanti ragazzi che alla domenica pomeriggio invadevano il cortile polveroso in attesa di assistere alla proiezione cinematografica sognata per l’intera settimana.
La sequenza delle immagini, a volte sfocate, le prime rigorosamente in bianco e nero, ha trascinato il pubblico in un giro di giostra che unisce intere generazioni proiettandoci nell’oggi. Il montaggio audio-video realizzato dagli alunni dell’I.I.S Scarpa-Mattei ha garantito la genuinità di un lavoro semplice, curato e appassionato, nello stile di don Bosco.
Sull’onda degli applausi, il direttore don Nicola Munari ha colto l’occasione per ringraziare i tanti volontari che oggi come ieri “rendono possibile la magia di questo cinema che continua a fare cultura e divertimento e a muovere la fantasia di tanti giovani e tanti ragazzi”.
A seguire, il sindaco, dott. Alberto Teso, ha dato il benvenuto a Francesca Fabbri Fellini a nome della città di San Donà di Piave che ha patrocinato l’evento.
L’intervista che ne è seguita, condotta dallo scrittore, sceneggiatore e regista Manlio Castagna, ha catturato l’immediata curiosità del pubblico. Durante l’amichevole scambio di battute, la nipote del grande Maestro del cinema italiano ha svelato dettagli personali e professionale dello zio tanto famoso, offrendo uno sguardo inedito sulla sua vita famigliare.
Importante è stato il momento in cui la regista/giornalista ha toccato il simbolismo del sassolino nel film “La Strada”, un riferimento tanto amato da papa Francesco per l’alto valore spirituale del messaggio che veicola: “tutte le vite servono a qualcosa”,
La visione del capolavoro felliniano “La Strada”, premio Oscar 1954, ha esercitato il suo fascino irresistibile sul pubblico che ha riscoperto la forza emotiva delle immagini in bianco e nero, delle scene lente che rispecchiano la vita reale, di un incanto che non svanisce. Un cinema da riscoprire.
Wally Perissinotto
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