Via Crucis, occasione propizia per meditare sul Battesimo

del 19 marzo 2021

CAIO ci racconta come la preparazione della via Crucis sia stata occasione di approfondimento del cammino di quest’anno.

Nel cammino di quest’anno, come Comunità Adulti In Oratorio, rivolgendoci all’essenziale, ci stiamo interrogando sul senso presente, qui ed ora, del nostro Battesimo, chiedendoci se sia una celebrazione relegata nei primi giorni della nostra vita o un avvenimento che agisce in tutto l’arco della nostra esistenza compiendosi alla sua fine, quando condivideremo la morte di Cristo, fiduciosi nella vita eterna che ci è stata promessa.

Ora, da adulti, a che punto siamo del cammino di fede iniziato da un atto d’amore dei nostri genitori allorché hanno chiesto per noi il dono del Battesimo?

A che punto siamo del processo di immedesimazione alla vita di Cristo?

Abbiamo consapevolezza che appartenere alla Chiesa implica farsi carico, vicendevolmente, del cammino dell’altro?

E, qualora non avessimo ricevuto il Battesimo da bambini, saremmo disposti a richiedere ora il primo sacramento dell’iniziazione cristiana, percependo che Cristo e la sua Chiesa sono la risposta al nostro irriducibile desiderio di felicità e di compimento?

Il Battesimo ci introduce al mistero della Pasqua, verso la quale, seguendo la via tracciata da Gesù Cristo, ognuno si incammina con le croci della sua vita.

In questo tempo, la preparazione della Via Crucis - oramai una tradizione della nostra comunità - si è rivelata per noi un’occasione propizia per continuare la nostra meditazione su questo sacramento.

Ci siamo soffermati su alcuni segni caratterizzanti il Battesimo, affinché non si cristallizzino nella memoria collettiva come “dati” da ricordare, ma tornino ad essere fecondi nella vita presente.

In particolare, la nostra riflessione, procedendo dall’esperienza personale, si è concentrata sui cinque segni del Nome, della Croce, della Veste Bianca, dell’Acqua e dell’Olio, in altrettante stazioni nelle quali sono richiamati dalla Parola.

Autore: Franco Pasqualinotto